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Consulente finanziario: come sceglierlo?

Il consulente finanziario è una figura ancora poco considerata e compresa dalla maggior parte della popolazione italiana.

Da un report sugli investimenti finanziari delle famiglie italiane del Consob sull’anno 2018 emerge che più dell’80% degli intervistati  crede che chi segue i loro investimenti non sia pagato per questo o non sa proprio come esso sia remunerato.

remunerazione intermediario finanziario

Dal grafico emerge che più del 50% degli intervistati non sia in grado di definire in cosa consiste il servizio di consulenza in materia di investimenti.

Siamo partiti dalla definizione del consulente finanziario indipendente in questo post, per identificare il ruolo e le capacità di analisi ed indipendenza che devono essere alla base di un investimento economico.

Chi invece conosce già il servizio di consulenza finanziaria e desidera investire, si trova a valutare la scelta dell’esperto (sia questo un consulente finanziario professionale o un funzionario bancario) secondo indicazioni dell’istituto bancario di riferimento, fiducia consolidata nel tempo, prodotti offerti e competenze acquisite.

Tornando al report vediamo poi che per acquisire informazioni utili per le scelte riguardanti l’investimento, le famiglie italiane si avvalgono prevalentemente di persone che operano nel settore finanziario.

Esattamente come viene scelta la persona a cui affidarsi?

Chi investe si avvale per lo più di persone di fiducia (come parenti, amici e colleghi).  Al contrario i documenti ufficiali come i prospetti finanziari vengono considerati soltanto nel 25% degli investimenti. Tra gli elementi informativi più apprezzati dagli investitori italiani ricorrono quelli relativi al rischio di perdite in conto capitale e ai costi dell’investimento.

Un altro dato interessante che emerge dalla ricerca, è relativo allo stile decisionale, dove la metà ricorre ai consigli di amici e parenti, la cosiddetta consulenza informale; poco più del 20% si affida alla consulenza professionale ovvero delega un esperto; mentre il 28% sceglie in autonomia informandosi direttamente.

Le caratteristiche più richieste in un consulente finanziario

Con riferimento al consulente, le caratteristiche ritenute più importanti sono:

  • agire nel miglior interesse dell’investitore
  • essere competente
  • usare un linguaggio chiaro.

Solo un terzo delle famiglie, infine, dichiara di avere un piano finanziario e di controllarne gli esiti.

Abbiamo già detto in un precedente post come un consulente indipendente possa consigliare le migliori azioni dal punto di vista finanziario.

Come viene remunerato il consulente finanziario?

La percezione che emerge dal report riguardo il compenso del consulente finanziario è confusa. Il pensiero comune è che l’incaricato agisca solo per spirito d’iniziativa e senza scopo di lucro, che è ovviamente una situazione lavorativa non sostenible.

Quindi il tuo consulente, che lavori in banca, in una rete o anche in posta, da dove prende la propria remunerazione?

Ecco le 3 principali forme di retribuzione:

  1. L’intermediario viene pagato da te cliente, tramite una parcella o tramite un canone mensile. Questa è una tendenza diffusa nei paesi Anglosassoni, ma in Italia solitamente non avviene (se non per un piccolo canone relativo ai costi del proprio conto corrente). I bilanci di questi ultimi ultimamente non sono rosei.
  2. Il tuo consulente svolge il proprio lavoro per vocazione, senza bisogno di avere alcuna remunerazione. Questa opzione la scarterei, anche se esistono professionisti molto bravi che sono nati per fare questo lavoro. Come tutti i professionisti non è ipotizzabile che lavorino gratuitamente.
  3. I tuoi soldi, che siano in fondi d’investimento, polizze assicurative o gestioni patrimoniali e quant’altro, vengono erosi da una parcella “invisibile”, dal produttore del prodotto stesso, il quale a sua volta remunera la banca, o rete, o posta, che a sua volta remunera il consulente.

Il problema di questa filiera è il fatto che tu devi remunerare un insieme di intermediari, i quali mediamente si prendono una percentuale sul tuo patrimonio attorno al 2% annuo (con picchi anche del 4-5%), ma essendo prelevati dal valore della quota del tuo investimento, praticamente non te ne accorgi.

Detto questo, ogni 100.000€ investiti, di norma 2.000€ annui ti verranno fatti pagare senza che te ne accorgi!

Qui una tabella esaustiva delle percentuali.

Percentuale di parcella dell'intermediario finanziario

 

Per questo chiediti sempre da dove provenga la retribuzione del tuo interlocutore, perché se essa proviene dai prodotti che ti vende, potrebbe essere indotto a proporti ciò che è maggiormente remunerativo per lui, ma non necessariamente per te.

Verifica di avere strumenti chiari ed espliciti di analisi di costi e performance.

Valuta il tempo come variabile non secondaria nel definire il rapporto da creare con il tuo consulente, a cui poter far riferimento con continuità anche in futuro, senza veder cambiare interlocutore periodicamente.

Concludendo, devi prestare la massima attenzione ai tuoi risparmi, interessandotene in prima persona, questo comporterà un minimo di impegno all’inizio, ma grandissime soddisfazioni nel futuro.

Per conoscere meglio i vantaggi di un consulente finanziario indipendente e come viene retribuito, puoi contattarci direttamente e ricevere una prima consulenza gratuita.

Andrea